22 febbraio 1942
Stefan Zweig si spegne nel 1942. E’ stato uno scrittore, drammaturgo, giornalista, biografo, storico e poeta austriaco naturalizzato britannico
Nell’angolo poco discosto dalla stufa di ghisa, da dove si passava per andare alla cabina del telefono, c’era un tavolino quadrato.
E allora, tutto d’un tratto, un lampo mi illuminò. D’improvviso lo seppi, e fu un’unica, ardente sferzata che mi fece palpitare di felicità: mio Dio, ma quello era il posto di Mendel, di Jakob Mendel, di Mendel dei libri, e io dopo vent’anni ero di nuovo nel suo quartier generale, al Caffè Gluck nella obere Alserstrasse.
Jakob Mendel, come avevo potuto dimenticarmi per così tanto tempo di lui – persona senza eguali e uomo leggendario, di quella meraviglia del mondo isolata dal mondo, celebre nell’università e in una ristretta, deferente cerchia?
Come aveva potuto uscirmi dalla memoria proprio lui, Mendel, mago e sensale dei libri, l’uomo che se ne stava lì seduto imperturbabile tutti i giorni da mane a sera, un emblema del sapere, onore e gloria del Caffè Gluck!
Legge per noi: Carlo FlorisAdelphi eBook
Tit. orig.: Buchmendel
Traduzione di Ada Vigliani
Prima edizione digitale 2011
Opera di: Pierantonio Bartoloni
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