L’ultimo giorno di un condannato a morte – Victor Hugo

26 febbraio 1802

Victor Hugo nacque nel 1802 nella Franca Contea, all’epoca una regione della Francia orientale. E’ stato uno scrittore, poeta, drammaturgo e politico francese, considerato il padre del Romanticismo in Francia.

Dal momento che ho il mezzo di scrivere, perché non farlo?

Ma che cosa scrivere?

Prigioniero tra quattro mura di pietra nuda e fredda, senza libertà per i miei passi, senza orizzonte per i miei occhi, occupato come sono a seguire macchinalmente tutto il giorno, unica distrazione, il lento percorso di questo riquadro biancastro che lo spioncino della porta proietta sull’oscura parete, e, come dicevo poc’anzi, solo a solo con un’idea, un’idea di delitto e di castigo, di assassinio e di morte!

Posso forse avere qualcosa da dire, io che non ho più niente da fare in questo mondo?

E che cosa potrò mai trovare in un cervello sfiorito e vuoto che valga la pena di essere scritto?

Perché no?

Se tutto, attorno a me, è monotono e incolore, non c’è forse dentro di me una tempesta, una lotta, una tragedia?

Legge per noi: Carlo Floris

Introduzione di Arnaldo Colasanti
Cura e traduzione di Maurizio Grasso

Opera di: Pierantonio Bartoloni

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