Se io stesso risulterò l’eroe della mia vita, o se questa posizione sarà occupata da qualcun altro, è cosa che sarà decisa da queste pagine.
Intanto, per cominciare la storia della mia vita col principio di essa, registro il fatto di essere nato (a quanto mi si dice e credo) di venerdì a mezzanotte.
Fu osservato che l’orologio cominció a rintoccare e io a vagire, simultaneamente. In considerazione del giorno e dell’ora della mia nascita, la levatrice e alcune savie comari del vicinato che si erano vivamente interessate a me diversi mesi prima che avessimo la possibilità di conoscerci personalmente, dichiararono:
primo, che ero destinato a una vita sfortunata, e, secondo, che avrei avuto il privilegio di vedere fantasmi e spiriti;
infatti, entrambi questi doni sarebbero inevitabile appannaggio, secondo la loro convinzione, di tutti i miseri bambini di ambo i sessi nati verso le ore piccole della notte di venerdì.
Legge per noi: Carlo Floris