Next Audiolibri incontra il poeta Evaristo Andreoli Seghetta
Ci siamo dati appuntamento alle ore 15:00 di mercoledì 30 novembre. Puntuale, il poeta Evaristo Andreoli Seghetta si presenta alla porta del nostro studio, a Santa Maria degli Angeli.
L’avevo contattato qualche giorno prima perché mi era presa una certa nostalgia, una certa voglia di poesia.
E per proporgli di prestare la sua voce al personaggio del nostro prossimo, imminente progetto editoriale, un nuovo audiolibro targato NextAudiolibri.
Memore dell’intervista che facemmo un annetto fa con Maria Elena Santagati nello studio de Lautoradio (puntata che puoi riascoltare qui sotto).
Abbiamo parlato un po’ dello stato di quest’arte fragile, di versi, di cultura. Abbiamo pensato, insieme a Next Audiolibri, di proporre tre sue poesie in un doppio formato, di accompagnare il testo con la sua viva voce.
Le ha scelte dalla raccolta In tono minore (Passigli, 2022), poesie delicate, armoniose e profonde.
Ed ecco qui il testo accompagnato dal file audio.
Cominciamo? Allora buona lettura e… buon ascolto!
Stelle
Qualche volta le stelle cadono. Per il resto, resistono lassù, appese alla parete dell’Apeiron, pertugi di fuoco nell’involucro universale. Ce ne accorgiamo quando sopra il mare tracciano la scia. Il tuffo nell’infinito è ciò che vorremmo imitare. Sappiamo bene che in quel mare, sospeso sopra gli sguardi, nel suo profondo, c’è tutto ciò che cerchiamo.




Noi, che proveniamo dalle nuvole
Siamo pieni di cose, di case. Di niente. Immersi nel tangibile, abbiamo smarrito ogni meraviglia. La metamorfosi della purezza nella concretezza. Noi, che proveniamo dalle nuvole. Hanno modificato la nostra mente, il fine, l’obiettivo. Hanno imposto il possesso, la proprietà. Eppure, torneremo liberi, lievi, tra le braccia sfilacciate delle nuvole, sospesi ai cirri... E, se cadremo, sarà soltanto pioggia.
La chiglia
La tua presenza, la mia memoria esterna, il mio coraggio finito in esilio. Ci sarà sempre un foro nella stiva, un occhio di luce, uno spiraglio di vita. Ci sarà, anche quando la chiglia incagliata mi ricorderà che tutto diviene e fermarsi è illusione.


Una specie di esperimento, dunque, questo doppio canale di ricezione della poesia. Giudicate voi se è riuscito.
E se vi è piaciuto, se siete poeti o poete (poetesse), scriveteci, mandateci i vostri testi, prendiamo un appuntamento e venite a registrare in studio da noi.
Che la fragile poesia non muoia!
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