Mi sono perso al Perso Film Festival di Perugia!
L’VIII edizione del PERugia SOcial Film Festival si è svolta dal 1 al 9 ottobre di questo 2022, e come sempre ha presentato diverse opere cinematografiche documentaristiche tutte accomunate da uno sguardo sul sociale rigorosamente fuori centro.
Una in particolare mi ha colpito: il docu-film di Stefano Deffenu dal titolo Ananda. E così, prima ho fatto due chiacchiere con lui in una saletta privata del cinema Zenith per ingannare l’attesa, poi una birretta prima di entrare in sala per rinfrescarci un attimo, poi ancora la visione del film nel buio e nel silenzio scesi sulle poltroncine, infine il vivace dibattito tra pubblico e regista.


I numeri mi affascinano, rivelano tantissimo. Prendiamo la durata del film: 60 minuti. Ora prendiamo la durata del girato: 72000 minuti. Già questi dati ci rivelano il grande lavoro di montaggio, la cura nella scelta delle immagini, la lunga operazione di selezione delle scene giuste per raccontare questa storia.


E poi ci sono altri numeri. L’idea, la sceneggiatura, risale a una decina di anni fa. Pierre Obino vive in India per un paio d’anni, racconta a Stefano Deffenu la leggenda degli Ananda, e con l’inseparabile amico-collega Bonifacio Angius si mettono a scrivere.
Non resta che iniziare le riprese: Stefano affronta le sue paure, sale su un aereo, atterra in India, e lì comincia il viaggio alla ricerca di questo popolo di bambini.
Per l’occasione, Stefano da attore sperimenta la regia ed ecco il suo racconto del viaggio utopico suddiviso in dieci capitoli, un lavoro in parte ricollegabile a quelli dei grandi antropologi culturali (Franz Boas, Claude Lévi-Strauss ed Ernesto di Martino).
Ma chi sono, gli Ananda?
Un popolo di bambini, un popolo di bambini ribelli, un popolo di bambini che hanno sovvertito le regole dell’infanzia, che hanno fatto la revolunione, un popolo di bambini eternamente felici. Esistono davvero? Chi lo sa. Vedere il film, per scoprirlo. Ma poi, è davvero così importante, la loro esistenza? Non è sufficiente che ci sia l’idea? I bambini ci credono. Stefano, voce narrante del film – lui non appare mai, siamo in presa diretta o quasi – ammette che se ci credono loro, ci può credere anche lui. E se ci crede lui, non ci posso credere io? E se ci credo io, non potete crederci anche voi?
In fondo, mi chiedo e vi chiedo, cercare gli Ananda non è cercare se stessi? Andare alla ricerca del Graal, o di una leggenda come questa, è un po’ parafrasare Kerouac e i suoi personaggi di On the road:
– Dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo.
– Per andare dove, amico?
– Non lo so, ma dobbiamo andare.
I due cercano gli Ananda nelle strade di Nuova Delhi e sui ripidi sentieri himalayani e parlano con Barthi Baba o con aspiranti attori neorealisti bollywoodiani, si immergono in un mare di tradizioni e culture diverse e nel fiume sacro Gange, tra vacche sacre e una miriade di divinità, entrano in contatto con altri popoli, altri individui.
Ecco dunque il consiglio mio e di NextAudiolibri; guardatevi Ananda di Stefano Deffenu, poi rispondete a questa domanda: tutto questo – il percepire e il sentire l’Altro, l’Altra, il Diverso e la Diversa da noi – tutto questo, mi chiedo e vi chiedo, non favorisce il ritrovare noi stessi, noi stesse?


Guarda il Trailer de: ANANDA d Stefano Deffenu
Titolo Ananda
Regia Stefano Deffenu
Sceneggiatura Stefano Deffenu, Bonifacio Angius, Pierre Obino
Fotografia Stefano Deffenu
Musica Francesco Simula, Luigi Frassetto
Produzione Il Monello Film
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