L’Amore non ha età

Aeternum Amorem! La ricchezza d’Amore in Stefano Benni

L’Amore non ha età, dice la saggezza di un vecchio proverbio a noi familiare… e in effetti sì, il fenomeno dell’amore senile, in una società sempre più anziana, sembra via via aumentare. Perché? Per la caratteristica della terza età di ritornare bambini, del vivere l’infanzia con la maggior intensità della mancanza, della nostalgia. 

E qual è la caratteristica del bambino se non il bisogno d’amore? Bisogno che, nell’anziano, diventa ancora più profondo: non c’è più la mamma, spesso nemmeno il coniuge, e figli e nipoti sono lontani, impegnati. Il desiderio d’amore, così, reso più aspro dalle delusioni e dai fallimenti della vita, si accompagna alla solitudine e alla sua scia depressivo-pessimistica. 

Questo viaggio nell’infanzia, che il maggior tempo a disposizione lascia alla mercè dei ricordi, porta la persona a una più ampia disposizione verso la contemplazione della bellezza, a una trasformazione dello sguardo che travalica i limiti del tempo per raggiungere gli sconfinati spazi dell’onirico. 

Del resto, perché non concedersi il privilegio del sogno? Qual è la realtà con cui si è costretti a combattere giorno dopo giorno se non i mille acciacchi del quotidiano? Le mani che tremano, la vista che cala a favore di una maggior sordità, l’incombere di svariate malattie… poi un attimo e magari, mentre si sbucciano i fagioli in balcone o si legge il giornale al parco, passa lei! Una bella neodottoressa che fa sognare col fascino della sua giovinezza e del suo desiderio di fare, di costruire un futuro. 

L’eccesso del passato e il desiderio di futuro accendono quella scintilla nella testa del non più giovane lui ed ecco il veto sociale incombere sul pensiero insieme a mille ripensamenti sull’amore di un tempo che fu. 

Stefano Benni – Claude Truong-Ngoc

È questa l’esperienza che vive il professor Martin, protagonista di Di tutte le ricchezze di Stefano Benni. Martin ha insegnato storia della letteratura all’università e ha dedicato la maggior parte dei suoi studi all’approfondimento delle opere del Catena, un poeta di cui si sa molto poco e vicino alla cui casa, ormai in anticipata pensione per via di incomprensioni accademiche, si trasferisce a vivere. 

La monotona e solitaria vita in montagna gli consentono di continuare le sue ricerche al fine di procedere, un giorno, alla pubblicazione di un saggio critico sull’opera omnia del poeta amato. 

A turbare la quiete di questo vivere eremitico è il sopraggiungere di una giovane coppia di vicini alla ricerca di una pausa dal frenetico mondo delle gallerie d’arte, dove lui lavora andando talora in città per i vari acquisti e per le aste che il suo mestiere comporta. 

Questo fa sì che Michelle, la bella fidanzata, resti alcuni giorni sola in campagna. Sono i biondi e lunghi capelli di lei ad attirare l’attenzione del vecchio Martin, che rivede nella fanciulla un antico amore di gioventù. Martin, infatti, tra le tante cotte per le sue alunne, aveva trovato l’amore della propria vita in una bellissima bionda che Michelle ricorda da vicino anche caratterialmente. 

Stefano Benni – Di tutte le ricchezze

Gestualità, modo di ridere, interessi artistici accrescono nel professore tale vicinanza e fanno sorgere in lui la gelosia per la gioventù del di lei fidanzato che si esprime in una paternalistica voglia di protezione verso la ragazza. Spesso infatti il mercante torna ubriaco dalla città e si dimostra violento, e col passare del tempo si rivela sempre più sospettoso verso le reali intenzioni del vicino. 

Intenzioni che non travalicano mai i limiti della cortesia man mano che l’intimità delle anime diventa più forte; la fanciulla, infatti, si mostra interessata e incuriosita verso le ricerche del professore e il di lui vissuto e presta docile orecchio ai suoi racconti. 

Troviamo i due intenti in piacevoli passeggiate tra i boschi, accompagnati dal fedele cane Ombra, e da tanti animaletti con cui il vecchio intrattiene amene e affascinanti conversazioni che svelano l’innocenza della sua anima poetica. 

Un ballo alla festa del villaggio locale sancirà per Martin la certezza di un avvenuto innamoramento nei confronti della fanciulla e questa consapevolezza lo condurrà ad accettare la propria senilità e l’impossibilità di una inesistente parità nel rapporto d’amore.  

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