Parigi era bloccata, affamata, rantolante. Sui tetti i passeri diminuivano e le fogne si stavano spopolando. Si mangiava qualsiasi cosa.
Tutte le domeniche, prima della guerra, Morissot partiva all’alba, con una canna di bambù in mano, e un barattolo di latta a tracolla. Prendeva il treno d’Argenteuil, scendeva a Colombes e arrivava a piedi fino all’isola Marante. Appena giunto nel luogo dei suoi sogni cominciava a pescare, e pescava fino a buio.
Leggono per noi: Carlo Floris, Mariano Tirimagni, Fabio Furiosi, Iwan Manzoni