Foto di Antonio-Tabucchi-Sostiene Pereira

Sostiene Pereira di Antonio Tabucchi

La difesa della libertà

Sostiene Pereira, il capolavoro di Antonio Tabucchi, edito per la prima volta in Italia nel 1994 da Feltrinelli, è un romanzo che tematizza il complesso rapporto fra l’individuo e il potere nel contesto di un regime autoritario, nella fattispecie è ambientato durante gli anni della dittatura fascista di Salazar. 

Il protagonista è Pereira, un giornalista che scrive sulla pagina culturale di un piccolo quotidiano di Lisbona. Uomo dalla vita apparentemente monotona, quasi il consueto antieroe novecentesco, all’improvviso legge uno scritto di filosofia di un certo Francesco Monteiro Rossi che gli cambia letteralmente la vita. Dalle sue riflessioni in merito al rapporto vita-morte Pereira capisce di doversi destare dal torpore in cui viveva e di dover partecipare attivamente agli eventi politici a lui contemporanei, motivo per cui si adopera per proteggere il suddetto Monteiro Rossi, che si rivela un giovane oppositore del regime instauratosi in Portogallo.

«Stai bene a sentire, Pereira,» disse Silva, «tu credi ancora nell’opinione pubblica?, ebbene, l’opinione pubblica è un trucco che hanno inventato gli anglosassoni, gli inglesi e gli americani, sono loro che ci stanno smerdando, scusa la parola, con questa idea dell’opinione pubblica, noi non abbiamo mai avuto il loro sistema politico, non abbiamo le loro tradizioni, non sappiamo cosa sono le trade unions, noi siamo gente del Sud, Pereira, e ubbidiamo a chi grida di più, a chi comanda».    

Pereira, dopo aver assistito al brutale assassinio dell’amico Monteiro Rossi ad opera della polizia, decide di agire sfruttando le sue doti da redattore, ovvero pubblicando sul giornale per cui scrive un articolo in cui denuncia le innumerevoli ingiustizie perpetrate dai sicari del regime. Uomo comune, ma eroico e coraggioso, nonostante egli sappia che tale azione lo esporrà inevitabilmente al pericolo di rappresaglie, sente di aver fatto la cosa giusta. 

La difesa della libertà nel romanzo di Tabucchi è ricondotta a un piano che non è solo quello politico-sociale, ma soprattutto è quello esistenziale: è proprio il carattere versatile della vicenda che fa sì che l’opera si trasformi in un perfetto «esempio metastorico», ovvero valido per qualsiasi epoca e contesto in cui sia fondamentale parlare di lotta per la libertà. 

Foto del libro di  Antonio-Tabucchi-Sostiene Pereira

Un altro nucleo di riflessione imprescindibile è il ruolo che la letteratura deve ricoprire nel quotidiano dell’essere umano; in Sostiene Pereira si evince che essa dovrebbe spingere l’intellettuale alla divulgazione del suo pensiero, affinché la comunità possa giovare concretamente della sua opera per migliorarsi costantemente. 

Secondo molti critici il libro è uno dei primi grandi romanzi di impegno civile post-realista, interesse che, tra l’altro, Tabucchi perseguirà anche nelle sue opere successive, come La testa perduta di Damasceno Monteiro in cui vengono denunciati i complotti politici e il potere della burocrazia in Portogallo sul finire degli anni Novanta. 

Sostiene Pereira è stato anche oggetto di una fortunata trasposizione cinematografica con Marcello Mastroianni nei panni del protagonista e la regia di Roberto Faenza, realizzata appena un anno dopo la pubblicazione del libro che, all’indomani dell’uscita, si aggiudicò il celebre Premio Campiello per la letteratura. 


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