Zoom sul volto di Pier Paolo Pasolini

Petrolio di Pasolini

A cento anni dalla sua nascita, una nuova edizione di Petrolio, il testamento letterario di Pasolini

Composto tra il 1972 e il 1975, Petrolio è l’ultimo romanzo di Pier Paolo Pasolini – uno degli intellettuali di maggior rilievo del secondo Novecento italiano – di cui quest’anno ricorre il centenario della sua nascita avvenuta a Bologna nel marzo 1922.

A tal proposito Garzanti ha ripubblicato Petrolio, dopo trent’anni dalla sua comparsa per Einaudi, in una nuova edizione critica a cura di Maria Careri e Walter Siti. 

Nonostante Petrolio sia un’opera incompiuta e pubblicata postuma a causa della tragica morte del suo autore accaduta in circostanze tuttora misteriose, si ha comunque a che fare con un romanzo fondamentale per cogliere il pensiero pasoliniano, tant’è che spesso è stato etichettato dalla critica come il suo autentico “testamento letterario”.

Date tali premesse, quale occasione migliore di questo illustre centenario per scoprire o riscoprire un’opera del genere? 

Si tratta di un romanzo vasto e molto complesso, che si presenta nella forma di una bozza costituita da 133 “Appunti”, divisi in due parti tra loro intrecciate: Mistero e Progetto.

La condizione di insieme di frammenti suscitò l’entusiasmo di Angelo Guglielmi, uno degli esponenti del “Gruppo 63” con cui Pasolini si era precedentemente scontrato.

Il progetto, estremamente ambizioso, era quello di creare un prodotto letterario che apparisse come una sorta di edizione critica di un’opera incompleta commentata dal suo stesso autore.

Quest’ultimo definisce il suo “work in progress” come un “moderno Satyricon”, il romanzo dello scrittore latino Petronio che, non a caso, per la sua intrinseca natura di prosimetro pervenutoci in frammenti di varia lunghezza, ebbe un grande successo in Italia proprio negli anni della sperimentazione neoavanguardistica.

Petrolio è inoltre uno splendido esempio di metaromanzo a causa della presenza delle riflessioni letterarie effettuate da Pasolini e di svariate note di natura filologica poste a piè di pagina. 

Foto copertina di Petrolio, Pier Paolo Pasolini
Fonte immagine: mondadori.it

Tentare di riassumerne la trama è un’impresa piuttosto ardua in quanto una vera e propria trama è di fatto assente, eppure ci sono delle questioni di fondo che vengono reiterate. Il protagonista, ad esempio, si chiama Carlo Valletti ed è un ingegnere cattocomunista afferente alla buona borghesia torinese che lavora all’Eni.

Molti vi hanno intravisto un collegamento con Enrico Mattei, personaggio storico realmente esistito che ebbe il merito – nei difficili anni Settanta – di aver ricercato accordi diretti con i paesi del Medio Oriente produttori di petrolio per cercare di sfuggire all’egemonia delle maggiori compagnie petrolifere statunitensi.

Nel 1962 Mattei morì in un incidente aereo che, secondo molti, fu un attentato accuratamente premeditato. 

Rispetto ai dati storici, solo velatamente pronunciati, Petrolio si connota per essere anche e soprattutto un’opera di denuncia dei complotti politici, del potere mafioso, e più in generale di quella che lui definiva come «la mutazione antropologica» del popolo italiano.

Un libro per molti aspetti ancora molto attuale, dunque, e che vi consiglio vivamente di leggere per festeggiare al meglio il centenario della nascita di questo straordinario intellettuale italiano. 


Next Audiolibri

Alcune foto presenti sul sito provengono, salvo dove diversamente specificato, da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se la pubblicazione non fosse ritenuta consentita, il legittimo proprietario può contattarci scrivendo a cc@nextaudiolibri.com: l’immagine sarà rimossa oppure accompagnata dalla firma dell’autore, laddove non presente.
Anteprima esclusiva - Podcast, Audiolibri, News

Iscriviti alla nostra newsletter

Condividi questo contenuto
Partecipa alla discussione