Foto di Madame

Madame a Todi tra energia e poesia

È la sera del 30 agosto, siamo tutti immersi nell’atmosfera del Todi Festival, in corale attesa dell’evento organizzato in collaborazione con Moon in June e il Comune di Todi: la pioggia bagna Piazza del Popolo, il pubblico ha dovuto lasciare gli ombrelli all’entrata, ma questa condizione, più che suscitare disagio, crea una dimensione magica, che percepisco come simbolica, quasi un battesimo atto ad avviare il rito collettivo di iniziazione allo spettacolo; in effetti poi la pioggia si placa e lascia spazio a ciò che sta per accadere.

Si accendono le luci, inizia la musica ed entra Madame, maglietta a righe, ricci scomposti, presenza scenica da grande artista.

Il concerto si apre con AVATAR L’amore non esiste, brano dal suo ultimo album Amore:

E tu non esisti, ma io ti sento
E tu non esisti
Il corpo è solo l’involucro con cui ti vesti
L’età è soltanto la cifra sul listino prezzi
Il genere è solo lo scaffale su cui ti vendi
Sei un “sono” che ha suonato col mio

AVATAR

C’è un tempo per stare seduti, come la cantautrice stessa più volte raccomanda, in contemplazione a cogliere le note intimistiche delle parole della giovane cantautrice e c’è un tempo per scatenarsi con pezzi della portata della hit estiva Aranciata.

Madame al Todi Festival
Foto di Karen Righi

L’album Amore è un viaggio di esplorazione dei sentimenti vissuti e attraversati a 360° grazie alla profondità dei testi, che dimostrano una sorprendente maturità della scrittura, a dispetto dei soli 21 anni dell’autrice: il linguaggio figurato, le prospettive plurime, la libertà di espressione, l’Essere contemplato in più forme, anche le più scomode, regalano uno spaccato di umanità vera. La riflessione sull’amore, lungi dal rimanere in superficie, è viscerale, poetica, densa di suggestioni da introiettare, che arrivano direttamente al cuore.

Da insegnante credo che sarebbe necessario portare questi brani tra i banchi di scuola per riflettere con i ragazzi e le ragazze sull’accettazione del sé, l’identità di genere, la sessualità, le relazioni complesse: per rimettere il Corpo nella sua totalità al centro del nostro quotidiano sentire.

Ascoltare per credere!

Mi farei vecchia solo per donarti il passato che ho
Ti farei vedere i miei seni cadenti per farti capire che conta e che no
Ti vorrei pettinare sentendoti urlare a ogni nodo che sciolgo
E farti capire che cosa vuol dire affrontare chi sei
Mi farei figlio soltanto per essere pregna di te.  

Per il tuo bene
Madame al Todi Festival
Foto di Karen Righi


Ad un tratto la musica si interrompe e Madame si rivolge direttamente al pubblico, con solennità, sollecitando la condivisione di un segreto personale ad alta voce, è il momento del confessionale, tre le regole: non sono contemplati complimenti ed elogi alla cantante stessa, i bambini devono seguire la medesima procedura (ho apprezzato molto questa specificazione, perché è importante e raro che i bambini vengano trattati come persone al nostro pari e non come altro da noi), «non vale dire i cazzi degli altri».

Pian piano si alzano le mani, escono fuori tante storie e la piazza ascolta in silenzio. Si pensa, si ride e ci si commuove, INSIEME. Perlomeno io mi sono commossa quando, alla richiesta stramba di una ragazzina: «Posso toccarti con un dito?», Madame, dopo aver dichiarato: «Comunque sì, esisto», scende dal palco e l’abbraccia, e in quell’abbraccio c’eravamo tutti noi.

Con il bis di Marea il pubblico è esploso in un tripudio di salti e balli dal sapore dionisiaco:

Resta nei miei sogni, amore, non uscire mai
Resta fantasia e non darmi modo di averti
Resta nei miei incubi quando te ne andrai
E non tornare mai, mai, mai
Mama, liberata dal karma
Calipso, fai l’alta marea (marea)
A sud nelle tue labbra
Foresta, caligo, marea (marea).

Marea

Concerto forse un po’ breve, avremmo tutti continuato ad ascoltare Madame per ore, ma la sua energia è stata già così più che catartica!

Esperienza da ripetere, ancora e ancora.

Madame al Todi Festival
Foto di Karen Righi

PS: le foto ci sono state gentilmente concesse dalla fotografa Karen Righi, che ringraziamo di cuore. Lei sa quanto apprezziamo la sua arte, la sua tecnica, la sua abilità nel cogliere gli istanti di una festa, nel fermare l’attimo in mezzo alla folla ondeggiante, nel carpire l’essenza di un sentimento nella marea umana. CF

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