Gli anni delle fiamme
La blogger che si è reinventata mille volte e che oggi si definisce semplicemente creator esce con un libro young adult fantasy edito da Gribaudo, Le cinque rive, il cui sottotitolo fa già presagire un sequel.
Ha riscosso notevole popolarità nei nuovi social network (si fa chiamare @boomfiction su TikTok e @machedavvero su Instagram) dove pubblica contenuti grafici, video, testuali relativi a libri, eventi di première cinematografiche e prodotti, e questo dopo esser stata una delle prime blogger che condividevano la propria vita quotidiana da expat a Londra, e da mamme “travolte da un insolito destino”.
Questo accadeva già nel 2008 con il blog Ma che davvero (la sua esclamazione quando ha scoperto di essere incinta) da cui Quello che le mamme non dicono, libro edito da Rizzoli nel 2010. Una delle pioniere, insomma, che ha saputo cavalcare le tendenze del momento, aiutata da bellezza e intelligenza, senza mai tradire se stessa.
Le Cinque rive è un romanzo di formazione dove si toccano tutte le tematiche young adult che vanno per la maggiore: ricerca della propria identità, la sessualità, l’insicurezza, la salute mentale, il legame con le proprie radici, ma anche quelle di cui Chiara Cecilia Santamaria con grande coraggio ha sempre parlato, facendo riferimento anche ad esperienze personali. Tematiche care agli adolescenti trattate qui in un mondo leggero e fantasioso.
Ci troviamo nel regno di Radian dove dopo anni di sanguinose guerre vige una pace apparente. Qui il momento cruciale della vita degli adolescenti è la “Cerimonia della Destinazione”, durante la quale vengono affidati alle famiglie in grado di sviluppare al meglio le proprie potenzialità, il loro “centro” detto “Xen”. Aral, uno dei bambini che deve oltrepassare questa “porta” scompare misteriosamente. Da qui inizia l’avventura di Bram, giovane apprendista capo spirituale, che si mette in moto per trovare il bambino perduto, e Deva Lossein, ragazza con dolori sepolti che riemergono quando assiste allo sterminio della sua famiglia.
Il mondo fantasioso di Chiara Cecilia Santamaria ripropone metaforicamente le difficoltà di ogni ragazzo, la cui vita non è mai bidimensionale, le cui scoperte non sono mai indolori, le cui influenze esterne sono sempre più rischiose e inevitabili.
Chiara ha condiviso molti momenti della creazione del libro: dallo studio delle mappe alla nomenclatura, dalle tradizioni agli intrecci della trama, con l’ausilio di app e programmi. La blogger si è sempre definita una “nerd” e non manca di pubblicizzare videogiochi e app se compatibili con la propria attività di creator.
Questa vita online ha certamente intrigato il suo pubblico, che continua a seguirla nelle sue avventure mai banali.
Anche letterarie.
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