minicronaca di un SalTo al Salone del Libro
19 maggio 2022: l’appuntamento dell’anno.
Dopo mesi e mesi di letture ad alta voce in classe, arriva LA mail, che ricevo con la stessa emozione di Harry chiamato a Hogwarts. La magia delle storie ci ha proiettato a Torino alla Festa della lettura ad alta voce.
Obiettivo: ritirare un premio di riconoscimento per le numerose pagine che hanno preso corpo, giorno dopo giorno, durante l’anno scolastico in seno al progetto Educare alla lettura, promosso e seguito in prima linea dal professore Federico Batini, la dott.ssa Martina Evangelista e l’associazione LaAV.
Ore 13.30, Padiglione 1, Sala Rossa. Del resto non poteva essere altrimenti: rosso passione, sì, certo, ma non solo… diciamo che accanto ai proverbiali “rose e fiori” non sono mancati “lacrime e sangue”.
È così che una giovane insegnante, la qui scrivente, e due studentesse, delegazione del primo Professionale Servizi per la Sanità e l’Assistenza sociale di Gualdo Tadino, partono all’alba, da Perugia, in sella al FrecciaROSSA (nomen omen… “anche le frasi sono frecce”, recita un bel libro che mi è capitato da poco sottomano, sarebbe a dire Che cosa vediamo quando leggiamo di Peter Mendelsund): destinazione Salone del Libro.
Se dovessi scegliere un quadro che possa rendere in qualche modo il mio status emotivo nel varcare la soglia della fiera, sarebbe senza dubbio il Viandante sul mare di nebbia di Friedrich. All’iniziale spaesamento estatico, al quale non era concesso sottostare (del resto IO ero la guida delle mie alunne), è subentrata l’adrenalina e poi una sorta di ansia bulimica nel tentativo di carpire quanti più stimoli possibili, e in pochissimo tempo, tra la miriade di libri e stand.
Volti gualdesi mi risvegliano dal torpore inebriante: ecco le super donne della neonata Diadema edizioni, che mi salutano con un grande sorriso. Due chiacchiere fugaci, perché ci aspetta Davide Morosinotto e il suo Temporali, che, sempre nella logica del paesaggio stato d’animo, ora si sostituiscono appieno alla succitata nebbia di Friedrich.
Presentazione genuina, all’insegna della leggerezza; le mie studentesse ridono divertite alle provocazioni del giovane autore e io mi sento felice, al posto giusto, nel momento giusto, con le persone giuste.
E poi finalmente la Festa e il premio: una comunità di bambini, ragazzi, scrittori, insegnanti, intellettuali, esperti, politici uniti dalle storie in una coralità strabordante. Un bel rituale.
Eroica la mia alunna che, interpellata di fronte alla platea, afferma: “A me non piaceva leggere, ma dopo tutti i libri che abbiamo ascoltato… Ora ad esempio vi consiglio Vivavoce, che mi è piaciuto molto, non so se lo conoscete…” (ammiro il coraggio, alla sua età sarei rimasta impietrita).
E poi via di corsa a spendere i buoni del premio: due Vecchini, un Biancalana di Piedimosca (la ricaduta umbra è puramente casuale), un Munari e altri libri e altri ancora (tra cui un Morosinotto autografato da riportare a tutta la classe!).
Il tempo è scaduto, incombe l’appuntamento con gli alunni delle quarte del nostro Istituto Casimiri per ripartire (Zerocalcare, prima o poi ce la farò ad incontrarti…).
P.S: Appena scesa dal treno, la prima persona che ho incontrato a Torino è stato il libraio mannaggico perugino, Carlo Sperduti. La cosa mi è subito sembrata un fausto segnale.
Elisa Amadori
Alcune foto presenti sul sito provengono, salvo dove diversamente specificato, da internet e si ritengono di libero utilizzo. Se la pubblicazione non fosse ritenuta consentita, il legittimo proprietario può contattarci scrivendo a info@nextaudiolibri.com: l’immagine sarà rimossa oppure accompagnata dalla firma dell’autore, laddove non presente.